Rosa Tatuata
Votata al tragico classico delle passioni gridate
celavi, tra le rose spinose del successo,
le tue pene di donna.
Nel volto segnato dall’anima
la risata sbocciava improvvisa come grido
ed era odio o amore subito senza mezze tinte.
Rosa rossa di giardino assetata d’aria
che nella storia di un giorno
lascia petali e semi e poemi di odori.
Non nata per essere recisa
e posta nel bel vaso del salotto.
Lei vive la sua vita come donna selvaggia a perdifiato.
Rosa di macchia fremente e scapigliata
ti rivedo in una sera
non so in quale cinema del centro
o forse era un teatro.
Eri seduta proprio lì davanti e quando ti voltasti
fu gioia quel tuo sguardo di ramarro
che come un lampo balenò nel mio.
E fu la sola volta che ti vidi…nella vita.
Poi più nulla. Il tempo passa e Roma resta immobile.
Finchè ci sono rose c’è speranza.
E tu rivivi eterna nei tuoi film:
Miracolo….La voce umana….Roma città aperta….
Bellissima….La rosa tatuata dell’Oscar
…. e tanti e tanti fino a Mamma Roma,
che con Pier Paolo è stata una gran lotta]]
ma tu ci hai messo l’anima
ed e’ fiorito quel capolavoro.
Ora, ci sono scuole a Roma che portano il tuo nome:
-Anna Magnani- e sento che ti piace questo omaggio,
una rosa.
Un posto vivo, profumato colore di giardini
e voci e sogni di ragazzi che mordono la vita come te.
Sarina Aletta