Cosa sono?
Gli afidi o “macrosiphum rosae” sono una grande famiglia di insetti che attaccano le rose, sia quelle coltivate che quelle spontanee. Sono molti i tipi di afidi che attaccano le rose ma i più comuni sono quelli verdi, infestano i germogli, le foglie apicali, i fusti e i boccioli formando fittissime colonie.
Come agiscono?
L’afide in genere sverna in stato di uovo (deposto a fine autunno) alla base dei piccoli fogliari della pianta ospite e in primavera le generazioni femminili in grado di riprodursi senza fecondazione, si susseguono sviluppando rapidamente colonie. Le forme alate d’estate si spostano su ospiti secondari per poi tornare in autunno pronte per lo svernamento.
Cosa possono
provocare?
Gli afidi attraverso le punture possono trasmettere virus ai tessuti vegetali e le piante infestate, durante la crescita presentano anomalie, clorosi, deperimento e possono arrivare alla morte della pianta.
Come combatterli?
Esistono metodi agronomici per combattere le infestazioni di afidi: evitare l’uso eccessivo di concimi e irrigazione, creare un ambiente biologico più complesso (piantando più varietà di piante), oppure non utilizzare prodotti nocivi per quelli che sono i loro nemici naturali (larve, adulti di coleotteri coccinellidi, larve di ditteri sirfidi e di neurotteri crisopidi).
Si avranno comunque attacchi di afidi ma limitati e con meno colonie, non si possono far sparire del tutto.
Se poi le tecniche agronomiche non dovessero funzionare si può passare ad irrorare la vegetazione con dosi elevate di sapone, un grammo per dieci litri d’acqua. Questo trattamento solo se abbiamo delle rose molto infestate, se invece sono solo alcune con un po’ di pazienza si possono rimuovere manualmente, con uno spazzolino o con le dita.