Museo Rose Antiche

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Gallica Officinalis

La Rosa Gallica Officinalis, The Apothecary’s Rose, Red Rose of Lancaster preziosa all’olfatto per il suo profumo, colpisce l’occhio con i suoi fiori grandi e ricchi. I suoi nomi ci accompagnano indietro nel tempo come cullati da cantastorie di altri tempi. L’origine infatti di questa rosa Rosa Gallica Officinalis, The Apothecary’s Rose, Red Rose of Lancaster risale a ben prima dei tempi del Rinascimento.

Una delle tesi più avvalorate testimonia l’uso della Rosa Gallica già ai tempi degli antichi Romani e Greci. Grandi fruitori della rosa e dei derivati, i Romani coltivano abbondantemente, anche in Egitto, questa regina dei fiori. Delle rose ci racconta Virgilio, “Biferique rosaria Paesti”, dice , rammaricandosi del mancato tempo per elogiare l’arte della coltivazione degli orti e dei giardini di rose. (IV canto delle Georgiche). In realtà qui si cita già la particolare Rosa Damascena Bifera.

Una seconda teoria avvalora invece l’ipotesi che la Rosa Gallica Officinalis sia di origine persiana. Le leggende persiane narrano che la particolare colorazione purpurea di questo fiore derivi dal sangue caduto dal petto ferito di un usignolo: la sfrenata passione per la rosa bianca lo induce a rubare con furtiva fretta il meraviglioso fiore. I rami spezzandosi feriscono l’usignolo e il sangue colora i petali della rosa.

La storia testimonia la sua esistenza come specie cresciuta in natura, in Asia centrale, coltivata poi da Persiani ed Egiziani, infine adottata da Greci e Romani. Dimenticate nei secoli sono le crociate a portare in Europa attraverso mari, terre e vento queste leggende e queste rose. Si racconta che, al tempo della seconda crociata in Siria, la rosa Rosa Gallica Officinalis, consegnata a Luigi VII, si diffonde in tutto il regno, in Normandia, Britannia, Acquitania, fino ad arrivare al re Enrico II. La Rosa Gallica Officinalis, è probabilmente la prima rosa coltivata e la più famosa delle rose galliche.

Le testimonianze riportano la coltivazione di questa rosa nell’800, più tardi nel 900, alla corte di Carlo Magno viene usata come medicamento e profumo. I suoi petali sono particolarmente apprezzati per la capacità di trattenere il profumo anche essiccati e le proprietà curative sono molteplici, da questo il nome The Apothecary’s Rose.

Così popolare e amata La Rosa Gallica Officinalis, entra a fare parte del patrimonio collettivo e viene presto adottata come simbolo di appartenenza. I primi: la Casa dei Lancaster. Adottato inizialmente da Edmondo come araldica, divenne poi simbolo del Lancashire, poi dell’Inghilterra dopo la Battaglia di Bosworth Field nel 1485.

In tempi più recenti in Francia e nelle Fiandre, durante la guerra 1915-18 e in Belgio e in Francia tra il 1939-1940 la 55esima divisione West Lancashire porta la Red Rose of Lancaster nel proprio distintivo come simbolo della Divisione stessa insieme con il motto “Chi indossa Red Rose of Lancaster vive o muore”.