Questa malattia, più dannosa della ruggine, è causata da un microrganismo di nome marssonina rosae. Le piante che attacca sulle foglie presentano delle macchie bruno-nerastre. Anche i rami più giovani sono soggetti alla malattia. Le rose messe maggiormente a rischio sono sicuramente quelle ibride moderne, ma ciò non vuol dire che quelle antiche ne siano immuni. Umidità alta e temperatura attorno ai 24 gradi sono le condizioni favorevoli per lo sviluppo del fungo. Forti attacchi indeboliranno la pianta e con la caduta delle foglie infette si rischia di andare a contagiare altre piante.
Modi per difendersi saranno quelli di evitare eccessive concimazioni, ridurre al minimo le irrigazioni, evitare i ristagni (controllare i drenaggi), sfoltire le piante(per aumentare la circolazione dell’aria) e raccogliere sia dalla pianta che dal terreno le foglie colpite per poi bruciarle.
Un tipo di rosa inattaccabile dalla ticchiolatura e dal oidio, è la rosa scabrosa, una rosa con un profumo intenso, fioritura ripetuta e che produce grandi bacche ornamentali.