Modena, città dell'UNESCO
La città fa posto alla scoperta quando si capita a Modena, luogo che riunisce tradizioni romane e medievali all’onore di un’antica capitale ducale del periodo rinascimentale. Il centro storico ne è evidente testimonianza, infatti conserva alcuni patrimoni dell’UNESCO come: il Duomo, la torre Ghirlandina e Piazza Grande.
Duomo, Ghirlandina e Piazza Grande
Un capolavoro dal genio creativo che imposta un nuovo rapporto tra architettura e scultura romana, opera di Lanfranco e Wiligelmo il Duomo di Modena, la Torre Ghirlandina e la Piazza grande che fanno parte del patrimonio dell’umanità dal 1997. Il complesso Modenese è una straordinaria testimonianza della tradizione culturale del XII secolo, i cui valori civici sono riuniti in una città cristiana medievale. Il Duomo fu fondato nel 1099 ed è uno dei più alti esempi del romanico in Italia. Nel 1106 vi trasferirono dalla vecchia cattedrale, che sorgeva nei dintorni, le spoglie di San Geminiano, patrono di Modena.
I lavori del Duomo a partire dal XII secolo vennero affidati ai Maestri Campionasi e durarono per oltre due secoli.
La Torre Civica o Ghirlandina, fu innalzata assieme alla cattedrale e fu collegata ad essa con due archi. Una torre alta 88 metri che caratterizza il profilo della città ed è divenuta suo simbolo. La costruzione è avvenuta in due momenti diversi: il primo momento corrisponde ai sei ordini inferiori, realizzati da Lanfranco e Wiligelmo, con uno stile che ricorda quello delle torri romane. Il secondo momento riguarda il tamburo ottagonale e la cuspide, realizzati da Arrigo da Campione tra il 1261 e il 1319.
La Bibbia di Borso d’Este
Nel palazzo dei Musei in S. Agostino, vi troviamo la biblioteca Estense, che oltre ad essere tra le più ricche d’Italia, custodisce codici miniati stranieri ed italiani fra cui la Bibbia di Borso d’Este. Bibbia eseguita per Borso d’Este (Duca di Ferrara 1455-1461), una capolavoro della miniatura italiana del rinascimento in cui sono stati ritrovati numerosi lavori di artisti dell’epoca, che hanno dipinto le immagini del Nuovo e dell’Antico Testamento su ogni pagina.
La bibbia fu custodita gelosamente sia dal proprietario che dai suoi successori, finché nel 1923 non fu messa in vendita e acquistata per una cifra di 5 milioni di lire, da Giovanni Treccani che la donò allo stato Italiano. Da allora è conservata nella Biblioteca Estense di Modena.
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